Domenica, 22 Dicembre 2024 07:45
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Progetto definitivo ed esecutivo della “Casa dei Risvegli Luca de Nigris” nell’ambito del complesso dell’Ospedale “Bellaria” a Bologna



La Casa dei Risvegli è una struttura residenziale sanitaria extraospedaliera (tipologia delle Residenze Sanitarie per Disabili) per soggetti gravemente disabili, completamente non autosufficienti. Gli obiettivi della struttura sono:
-   Offrire ospitalità residenziale temporanea mantenendo l’utente nel contesto socio-familiare e geografico di appartenenza;
-   Facilitare il recupero della vigilanza e della coscienza;
-   Fornire assistenza riabilitativa specifica e continuativa, sia nelle componenti relative al progetto riabilitativo di struttura sia in quelle relative ai progetti riabilitativi individuali;
-   Fornire alle famiglie assistenza psicologica e formazione specifica.
L’idea architettonica della Casa dei Risvegli si genera da due rapporti: quello tra spazio privato e spazio collettivo, e quella tra spazio interno costruito e spazio esterno, della natura e del paesaggio.Le dieci unità abitative e l’unità edilizia dei laboratori e dei servizi sono fortemente individualizzate e allo stesso tempo sono componenti di un organismo più complesso, unitario nella concezione organizzativa e nella forma.
Lo spazio di connessione interna - una sorta di portico vetrato apribile che rappresenta anche lo spazio filtro verso il giardino - raccorda e unifica con un segno architettonico semplice ma forte i tre blocchi delle unità abitative e quello, più grande, dei laboratori e degli spazi tecnici; negli spazi di separazione tra i blocchi trovano posto luoghi di soggiorno comune, aperti verso il parco, e la piccola hall di accesso pedonale e snodo funzionale del complesso. Il percorso si chiude in un piccolo spazio di raccoglimento (lo spazio religioso) nel quale possono essere tenute funzioni religiose e incontri di riflessione.
Le unità abitative hanno una dimensione di quasi 33 mq. (42 con il bagno), articolati in un piccolo spazio di accesso, in un locale bagno (ovviamente attrezzato per le esigenze di assistenza del paziente), e in un vasto ambiente funzionalmente suddiviso in due: una parte è destinata al paziente, e vi si concentrano le attrezzature tipiche di questa struttura: dal letto mobile in altezza al binario attrezzato per gli spostamenti, dal soffitto sonoro alla struttura con schermo a cristalli liquidi per videoproiezioni, fino alle attrezzature di ripresa (generale e di dettaglio) per il controllo in tempo reale delle reazioni agli stimoli sensoriali.
Il secondo spazio è organizzato per la permanenza, anche prolungata, di un familiare, con la possibilità di cucinare i pasti (angolo di cottura) o di passare la notte in un letto a scomparsa che può anche essere accostato - una volta aperto - a quello del paziente.
Nonostante il forte contenuto tecnologico, l’unità abitativa si presenta con un aspetto marcatamente tradizionale: all’esterno è realizzata in muri di mattoni faccia a vista, e il coperto a due falde con manto in tegole di laterizio ne sottolinea il carattere geometrico e la tipologia archetipa della casa.
La parete di fondo dell’unità abitativa è aperta con ampie finestre verso l’esterno (anche se è possibile intervenire con schermature oscuranti), vale a dire verso la stanza all’aperto, piccolo giardino attrezzato per potere ospitare il paziente in modo appartato e protetto, ma con un contatto diretto con la natura, emblematicamente rappresentata da un albero di specie diversa per ogni unità.
Alla solidità della struttura muraria tradizionale delle unità si contrappone la leggerezza della struttura degli spazi di circolazione e sosta e della parete-diaframma verso il giardino, realizzata  in acciaio verniciato e vetro. Lo spazio comune di accesso e distribuzione si allarga in alcuni punti e diventa soggiorno comune a disposizione dei pazienti, degli operatori e dei familiari.
Questo quieto, naturale rapporto con il parco dell’Ospedale Bellaria attribuisce alla Casa dei Risvegli un carattere che nessuna architettura con sistemazioni esterne realizzate ex novo potrebbe possedere: quello di una natura già adulta che non solo circonda, ma entra nella composizione degli spazi della Casa, e partecipa al dialogo tra spazi interni ed esterni.
 
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