Committente | Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna |
Prestazioni | Redazione di uno studio di assetto planivolumetrico dell’area |
Gruppo di lavoro | RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina, GRUPPO DI LAVORO: ing. Alessandra Carini, Arch. Monica Regazzi, Arch. Fabio Molinari EDITING: Concetta Venezia |
Stato di avanzamento | Incarico concluso nel 2009 |
Joomla gallery by joomlashine.com SK_caab Planimetria generale http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/caab/planimetriagenerale.png Sezioni planimetriche http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/caab/sezioni_planim.png Vista generale http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/caab/vista_1.png Vista generale http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/caab/vista_2.png Vista dalla Facoltà di Agraria http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/caab/vista_3.png
La proposta di assetto planivolumetrico persegue l’obiettivo generale di rendere attuabile per gradi, attraverso stralci attuativi realizzabili da operatori diversi mediante interventi diretti, la previsione urbanistica del P.I.P. vigente della “Zona per insediamenti produttivi C.A.M.”, relativamente alle aree annesse a sud e all’area dell’ex mercato ittico.
Il PIP dispone nelle aree di proprietà CAAB di un’edificabilità pari a 98.500 mq. di SU, così ripartiti:
- 33.500 mq. nel lotto 4 prospiciente la facoltà di Agraria
- 44.500 mq. nei lotti 5 e 6
- 6.000 mq. nel lotto 6B (rotatoria)
- 15.000 mq. nel lotto ex Ittico.
L’esigenza richiede di disporre di uno strumento urbanistico di verifica della coerenza complessiva degli interventi, sia dal punto di vista normativo (quantità di SU, standard di parcheggi e verde pubblico), che da quello funzionale e morfologico (assetto della viabilità, controllo complessivo dell’esito degli interventi). E’ a questo scopo che è stato predisposto il progetto planivolumetrico, che si caratterizza in sintesi nei termini seguenti:
- per il lotto 4 si mantiene l’assetto definito dal PIP (considerato un’invariante da rispettare), anche se sono state effettuate per CAAB verifiche preliminari di un diverso assetto, in relazione a specifiche ipotesi insediative.
- L’assetto della viabilità nei lotti 5 e 6 viene modificato spostando l’accesso da via Fanin in posizione baricentrica, e mantenendo il collegamento con via S.Caterina di Quarto (intersezione a rotatoria) ; l’asse interno di distribuzione è costituito da una strada parallela a via Fanin, che attraversa l’intero lotto 5 e dà accesso anche al lotto 6A. L’accesso al lotto 6B viene ipotizzato attraverso una strada che si stacca da via S.Caterina di Quarto, che sottopassa l’anello della rotatoria Torri per accedere al piano interrato del nuovo complesso edilizio, da destinare ad autorimesse. Una soluzione alternativa può essere costituita da una corsia di immissione e di uscita da prevedere all’interno dell’anello della viabilità esistente, ridisegnando l’ampia rotatoria
- Oltre alla viabilità, un secondo elemento invariante del disegno di assetto definito dal planivolumetrico è costituito da un percorso pedonale protetto che connette in direzione ovest-est tutti i lotti (4, 5, 6A e 6B), sul quale si attestano spazi costruiti da destinare a funzioni commerciali e di servizio (parte ovest del lotto 5), piazzette pedonali e spazi di verde pubblico attrezzato, fronti degli edifici terziario-direzionali. Il percorso prosegue entro il lotto 6B, seguendo la traccia di un allineamento esistente, costituito da una quinta alberata.
- Il terzo elemento strutturante dell’assetto è dato da alcune indicazioni morfologiche: la definizione dei sub-lotti (8 entro i lotti 5 e 6A), alcuni allineamenti degli edifici (finalizzati a garantire una composizione unitaria alla scala urbanistica, in presenza di autonome definizioni progettuali delle architetture), l’individuazione di “ambiti di edificabilità” entro i quali si potranno collocare gli edifici da progettare nel rispetto dell’assetto complessivo, ed infine l’individuazione dei principali parcheggi pubblici a raso.
L’insieme delle condizioni progettuali sopra citate può garantire coerenza nell’assetto planivolumetrico complessivo, lasciando ampi gradi di libertà nella definizione dei singoli interventi edilizi.