Committente | Comune di Forli |
Prestazioni | Definizione dei temi e degli obiettivi della riqualificazione. Individuazione degli ambiti di riqualificazione urbana. Predisposizione della verifica di fattibilità. Stesura della documentazione prevista dal bando (elaborati grafici e relazione illustrativa), Schema dei risultati attesi. Messa a punto definitiva dei contenuti delle proposte e assistenza tecnica nel corso dell’istruttoria presso la Regione Emilia-Romagna. |
Gruppo di lavoro | RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina,: ing. Alessandra Carini, ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE: geom. Antonio Conticello, EDITING: Concetta Venezia |
Stato di avanzamento | Incarico concluso |
Attraverso l’individuazione degli ambiti di riqualificazione urbana il Comune di Forlì compie un atto di rilevante significato urbanistico, che costituisce un riferimento programmatico per la propria azione di governo del territorio e di programmazione degli investimenti nel breve e nel medio termine.
Tale atto sancisce la coerenza e porta a sistema un complesso di azioni che hanno caratterizzato l’esperienza urbanistica degli ultimi anni, connotata dall’impegno verso il recupero e la riqualificazione urbana, intesi come chiave di volta per l’arresto del processo di lento declino socioeconomico e fisico-funzionale, il rilancio del rango urbano, la qualificazione ambientale e urbanistico-architettonica della città, con particolare riferimento alle componenti degli spazi di uso pubblico.
Le tappe della definizione e della messa a punto di questo progetto della riqualificazione possono essere qui sintetizzate in alcuni momenti:
il P.R.E.U. relativo al recupero dell’area ex Mangelli, del complesso di San Domenico ed al sistema di piazze e percorsi pubblici nel Centro Storico.
- lo studio sulle aree dismesse e sulle potenzialità e problematiche connesse alla loro riqualificazione;
- il concorso per il recupero dell’area dell’Ospedale Morgagni e la sua trasformazione in Campus universitario aperto alla città;
- la definizione di un quadro strategico di assetto del territorio (Schema Direttore inteso come documento guida del nuovo PRG) fortemente orientato alla riqualificazione urbana come politica integrata di tutela e trasformazione del territorio;
- l’anticipazione di alcuni interventi strategici di riqualificazione, come stralci attuativi del disegno urbanistico e infrastrutturale del nuovo PRG: Area ex Orsi Mangelli; Area Bartoletti; aree ex Zuccherificio Eridania ed ex Cantina Sociale (Variante di anticipazione adottata in data 8.3.1999)
- la definizione del progetto di PRUSST, redatto insieme al comune di Forlimpopoli, che prevede l’attuazione di una serie di interventi di qualificazione infrastrutturale e ambientale di scala territoriale, strategici nel quadro della nuova pianificazione urbanistica;
- la definizione compiuta del nuovo assetto urbanistico, attraverso il progetto di nuovo PRG (approvato nel 2002).
Entro questo quadro pianificatorio, la definizione degli ambiti da riqualificare di cui alla L.R. 19/98 ha pertanto anche il valore di una sottolineatura del rilievo che le politiche di riqualificazione assumono per Forlì. Si è deciso di perimetrare tali ambiti tenendo conto dell’esigenza di dare ad essi un’identità ed un valore emblematico, rappresentativo di un quadro unitario di problematiche e di un taglio programmatico degli interventi.
Gli ambiti territoriali di riqualificazione sono i tre seguenti:
A . AREE COMPLESSE - SISTEMA FERROVIARIO
L’ambito di riqualificazione viene definito nel quadro di un progetto strategico finalizzato alla creazione di un nuovo sistema delle funzioni urbane e territoriali centrali, lungo la dorsale funzionale e morfologica costituita dalla linea ferroviaria, tra il centro storico e l’asse di arroccamento (tangenziale).
Lungo tale sistema coordinato di aree, servito dai maggiori interventi infrastrutturali, si potranno via via realizzare infrastrutture, attrezzature urbane, attività terziarie, che oggi non sono presenti in misura adeguata, o si concentrano nell’area centrale contribuendo alla sua congestione. Per tali aree il PRG definisce una scheda di assetto urbanistico, a cui i vari interventi si attengono come riferimento-guida per la progettazione. Il Comune di Forlì ha dedicato tra l’altro all’attuazione di questi interventi tre concorsi: Concorso internazionale per le nuove sedi universitarie nell’area dell’ex Ospedale Morgagni; EUROPAN 6 (aree a nord della stazione ferroviaria, scalo merci) e Concorso INU-WWF di urbanistica partecipata (area dell’ex Foro Boario).
B. CENTRO STORICO - BORGHI, AREE DISMESSE E INTERVENTI URBANISTICI UNITARI DEL PERIODO RAZIONALISTA
L’ambito è molto esteso e complesso; costituisce la “città storica”, che comprende le parti seguenti:
- il centro storico vero e proprio;
- le prime espansioni storiche (Borgo Mazzini);
- il sistema urbano del periodo razionalista, imperniato sulla stazione ferroviaria, sul viale della Libertà e sugli isolati urbani prospicienti;
- le aree industriali dismesse tra il centro storico e la linea ferroviaria, oggi strategiche per la città: la ex Orsi Mangelli, perno del sistema urbano centrale di Forlì, e l’area della ex Forlanini, entrambe oggetto di importanti interventi di riqualificazione ora in corso di attuazione.
Il riconoscimento della centralità non soltanto fisica, ma concettuale di questa parte della città, ed insieme la constatazione di un suo ruolo attuale non adeguato alla sua qualità potenziale sono le premesse per una politica integrata di riqualificazione finalizzata alla valorizzazione delle componenti funzionali rare e della qualità dell’offerta degli spazi pubblici, di cui l’ambito è particolarmente ricco.
C. CANALE DI RAVALDINO: DAL BORGO DI RAVALDINO A SAN MARTINO IN STRADA
Il terzo ambito si connota per la valenza ambientale che assumono le politiche di riqualificazione: lo caratterizzano la matrice insediativa storica costituita dal canale di Ravaldino, il sistema di aree e percorsi tra il canale e il fiume Montone, le aree produttive dismesse e da trasformare prossime al centro storico (ex Cantina Sociale) e lungo via dell’Appennino, fino al nucleo storico di San Martino in Strada. Le politiche di riqualificazione assumono in questo ambito una forte connotazione ambientale, non disgiunta da un’opportunità di valorizzazione anche funzionale di connessioni urbane: il potenziamento degli accessi per i mezzi di soccorso al polo ospedaliero di Vecchiazzano, la ricucitura di frange urbane e la nuova maglia della viabilità locale, il potenziamento dell’offerta ricreativa di spazi aperti, un sistema di percorsi ciclopedonali per connettere tra loro zone urbane e attrezzature pubbliche, ecc.