Venerdì, 27 Dicembre 2024 15:52
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Quadro Conoscitivo, Documento Preliminare, PSC (Piano Strutturale Comunale) e RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio)

Committente Comune di Santarcangelo di Romagna (RN)
Prestazioni Quadro Conoscitivo, Documento preliminare, Schema preliminare di assetto, ValSAT, PSC e RUE
Gruppo di lavoro RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina, COORD. GEN: ing. Alessandra Carini, ANALISI STORICA: arch. Elena Lolli, VALSAT e QUADRO CONOSCITIVO: dott. Urb. Francesco Manunza, ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE/SIT: geom. Antonio Conticello, EDITING: Concetta Venezia
Dati generali Superficie territoriale: 45,19 kmq - Abitanti al 2009: 21.320 - Centri abitati: 8
Stato di avanzamento Conferenza di Pianificazione aperta il 12.05.2008 e chiusa il 28.10.2008. Il 21 Aprile 2009  con Del. C.C. n. 54 è stato adottato il PSC. Il 12 Febbraio 2010 con Del. C.C. n. 5 è stato adottato il RUE

Il 09/05/2012 sono state approvate la Variante al PSC (Del. C.C. n. 41), il RUE (Del. C.C. n. 42) e la Zoonizzazione Acustica (Del. C.C. n. 43)

   






Santarcangelo ricade nell'area più dinamica della provincia di Rimini sia dal punto di vista demografico che imprenditoriale. Appartiene ai centri della Val Marecchia, il cui sistema insediativo intercomunale - che fa perno sui centri storici o consolidati di Santarcangelo-Poggio Berni, Torriana e Villa Verucchio - si sviluppa con consistenti sedi produttive, lungo la S.S.258 e la S.P.14 in riva destra e sinistra dell'alveo fluviale di rilevante interesse ambientale.

Sul tema del governo del territorio gli obiettivi che il programma amministrativo del Comune di Santarcangelo assegna al PSC si possono sintetizzare nei seguenti punti:

- adeguare il PRG vigente alla struttura concettuale e normativa della Legge regionale 20/2000, con particolare attenzione ai principi della sostenibilità e della coo-perazione istituzionale tra enti pubblici territoriali e tra soggetti pubblici e privati, e al nuovo PTCP, concorrendo allo stesso tempo alla sua definizione, specificazione e approfondimento, nei termini previsti dalla L.R.20/2000, in modo da garantire coerenza di finalità, scelte strategiche e azioni dalla scala territoriale a quella locale;

- effettuare un complesso integrato di scelte mirate a migliorare la competitività del territorio in rapporto alle esigenze del sistema produttivo locale e allo sviluppo delle sue potenzialità;

- definire obiettivi, strumenti e percorsi attuativi per migliorare la qualità della vita e la sicurezza degli abitanti e delle attività presenti nel territorio comunale, con particolare attenzione alle categorie e condizioni sociali che presentano esigenze specifiche (bambini e giovani; anziani; giovani coppie; lavoratori immigrati; persone con disabilità e loro famiglie, ecc.);

- assegnare ai temi della qualità ecologica degli interventi, al risparmio energetico e al concorso alla riduzione dei fattori di inquinamento e di rischio ambientale un ruolo centrale nella definizione delle politiche di trasformazione del territorio;

- dimensionare, tenendo conto dello stato di attuazione del PRG vigente (capacità residua non attuata), la capacità insediativa da assegnare al nuovo PSC, sulla base dell’andamento previsto per la domanda insediativa (residenziale, produttiva, di servizi) e della sostenibilità degli interventi di trasformazione del territorio, anche in relazione alle disposizioni del PTCP;

- definire gli aspetti operativi relativi al polo funzionale costituito dall’area produttiva di rilievo sovracomunale (“Triangolone”) entro un quadro di strategie di riqualificazione dell’offerta di aree produttive;

- mettere a punto strumenti per la programmazione degli interventi di qualificazione della struttura delle dotazioni territoriali (polo scolastico e altri interventi per l’edilizia scolastica, parco urbano dell’Uso, rete piste ciclabili, attrezzature per la cultura e lo sport, altre attrezzature) e dell’edilizia residenziale sociale, applicando in modo generalizzato i criteri perequativi per garantire efficacia ed equità nell’acquisizione delle aree e nella realizzazione delle dotazioni territoriali;

- rafforzare il ruolo del Centro storico e delle aree urbane centrali del capoluogo, qualificandone gli usi abitativi, terziari, commerciali e culturali, promuovendo il recupero edilizio e la riqualificazione urbana;

- arrestare il processo di espansione del territorio urbanizzato e di dispersione insediativa nel territorio rurale, dando forte impulso alla qualificazione dell’ambiente urbano attraverso un adeguato approfondimento degli obiettivi e delle condizioni di fattibilità per la trasformazione dei tessuti parzialmente edificati e degli ambiti di territorio investiti da previsioni di espansione, perseguendo la qualità degli spazi pubblici e il decoro architettonico degli edifici privati;

- rafforzare l’assetto del sistema insediativo multipolare articolato in capoluogo e frazioni, attraverso soluzioni che sappiano conciliare, anche attraverso scelte connotate da chiarezza funzionale ed espressività paesaggistica, l’esigenza di una migliore definizione dei limiti urbani del capoluogo e quella di un rafforzamento della struttura insediativa del territorio, con valorizzazione dell’identità e del ruolo delle frazioni.

 
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